sabato 26 ottobre 2019

La TRATTA degli schiavi



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Con l'annientamento delle civiltà precolombiane ( Inca, Aztechi) ha inizio il commercio triangolare.
Con esso si indicano le rotte che seguivano le navi toccando tre continenti:


EUROPA - AFRICA - AMERICA









1 EUROPA:
Le navi salpavano dalle coste inglesi e francesi con un carico di tessuti, armi, chincaglieria, liquori.

2  AFRICA:
Approdavano in Africa, nella costa della Guinea. Qui le merci  erano scambiate con gli schiavi neri che  gli Europei  trovavano già  catturati, pronti all'imbarco.

3 AMERICA:
Le navi "negriere"salpavano verso le coste americane. Oltre la metà degli schiavi moriva nel viaggio per le condizioni disumane. 


C'erano 43 forti dei paesi europei per raccogliere i prigionieri lungo la costa  atlantica tra Senegal e delta del Niger in Africa.

Il golfo di Guinea era la costa degli schiavi.
Le coste Ghanesi, sono punteggiate da una serie di castelli. Era qua che giungevano dall’entroterra gli schiavisti. I razziatori erano per lo più appartenenti alle tribù più potenti organizzate e armate da europei senza scrupoli. Le etnie più deboli cadevano nella trappola e non avevano scampo.



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Un famoso castello di schiavi è il castello di Elmina (spesso chiamato il castello di San Giorgio), situato nella città di Elmina. Conosciuta come la più antica struttura europea del Ghana, la costruzione del castello iniziò nel 1482 in seguito all'arrivo dei portoghesi  nel 1471 e servì a proteggere l'area dell'insediamento portoghese, chiamata São Jorge da Mina (St George of the Mines). Il Castello di Elmina servì come luogo per "conservare" gli schiavi fino alla loro partenza.