Per proseguire nella questione femminile, ci soffermiamo sugli articoli 29,30 e 31 della Costituzione, alla cui stesura, come sapete, parteciparono anche 21 donne, che regolano il matrimonio e i rapporti tra i coniugi all'interno della famiglia:
Art. 29.
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.
Art. 30.
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
Art. 31.
La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
Qui trovate l'intero testo della Costituzione
CostituzioneRiforma del diritto di famiglia del 1975, la legge 151.
Seguiamo la prof.ssa Salvatici su questo delicato tema.
rai storia ( i primi 17 minuti)
Qui alcuni punti chiave della riforma sintetizzati:
-parità tra i coniugi;
-abolizione della figura del capofamiglia;
-abolizione della dote;
- equiparazione tra figli naturali e legittimi;
- età minima per il matrimonio: 18 anni per entrambi i sessi;
- maggiore età fissata a 18 anni.
Altre tappe del cammino dei diritti delle donne:
- abolizione clausola nubilato nei contratti di lavoro e accesso alla magistratura 1963
- legge sul divorzio nel 1970
- legge 194 sull'aborto
- abrogazione del delitto d'onore e del matrimonio riparatore nel 1981